Orbital, lampada di esordio di Ferruccio Laviani, è un’icona del design dell’illuminazione. Il suo segno inconfondibile è dato dalla composizione di sagome in vetro irregolari, bianche o multicolore, che arreda con la forza di una scultura grafica.
“Si compone di un treppiede mobile in lamiera tagliata a laser che sostiene un’asta metallica laccata, da cui sporgono cinque braccia su cui sono montati diffusori in vetro satinati all’esterno per dare pastosità al colore, lucidi all’interno per riflettere la luce”.
I pattern geometrici di Lee Wagstaff nascondono più di quanto possa emergere al primo sguardo rivelando realtà alternative e personaggi fantastici nelle forme delle lampade Foscarini.
La celebre autrice e illustratrice per bambini Antje Damm arricchisce il progetto “What’s in a Lamp?” di Foscarini con incantevoli diorami in cui le lampade sono protagoniste di narrazioni suggestive, che prendono vita all’interno di scatole di fiammiferi.
Bennet Pimpinella porta la sua arte cinematografica, utilizzando la tecnica del graffio sulla pellicola rende le lampade Foscarini simboli di emozioni e ricordi in scene intime dall’atmosfera surreale e underground.
L’illustratore britannico Jim Stoten ha reinterpretato alcune icone Foscarini, creando animazioni ipnotiche che, come portali, ci invitano a perderci in un gioco di zoom infinito e ad esplorare universi nascosti, dove il colore, la forma e l’immaginazione si fondono in una vibrante esperienza visiva.
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